Shanghai

Wednesday, October 06, 2010
Shanghai, Shanghai, China
6 ottobre

Arriviamo a Shanghai alle 20 .10 accolti da Lee la nostra guida, una ragazza, che stranamente non si è affibbiato un nome italiano. Trasferimento al Central Hotel, in assoluto il più bello è lussuoso. 
 
Shanghai, il cui nome significa "sopra il mare" è un fenomeno recente. Grazie ai rapporti avuti con gli inglesi la città si trasformò in fretta nell'avamposto di uno stile di vita sofisticato e decadente, con forti influssi europei. Nel 1990 cominciò un nuovo periodo di splendore della città; gli investimenti arrivarono in modo massiccio permettendo il sorgere di viadotti, alberghi e grattacieli di metallo e vetro che dominano il fiume Huangpu. Oggi Shanghai è in prima fila per gli affari e la moda, qui si respira un fermento giovanile e c'è una vivace vita notturna grazie ai numerosi bar e locali sempre aperti. Tutti aspetti che rendono Shanghai la " New York d'oriente". La nostra visita alla città inizia dal Bund, il lungofiume che fiancheggia la riva sinistra del fiume, con grandi edifici risalenti all'epoca delle concessioni straniere. Di fronte, sulla riva orientale del fiume si estende il Pudong New Area una volta il quartiere più povero della città, oggi con una superficie di oltre 600 km²(solo la parte abitata), oggi è definita una zona economica speciale e grazie agli investimenti arrivati vi si è sviluppata una foresta di grattacieli tra i quali spicca l' Oriental Pearl Tower ovvero la torre della televisione alta 457 mt. Da tanta modernità torniamo a godere dei valori della vecchia Cina andando a visitare il tempio del Buddha di Giada il più celebre dei templi di Shanghai che si trova nella zona nord-occidentale della città. Come mi sembra strano intravedere da uno dei cortili pieni di quiete del tempio la sagoma di un grattacielo che incombe su tempio! La grande Sala della Magnificenza ospita reincarnazione di Buddha, mentre la camera del Buddha di giada contiene dapprima stato di giada, quella di un grande Buddha coricato dall'espressione sublime. Ci passa accanto un gruppo di monaci rigorosamente vestiti con tuniche gialle. Ci avviamo verso i Giardini Yu passando per l'omonimo bazar dove compriamo tanti souvenir che porteremo in Italia. I negozi qui vendono di tutto, dai sorrisi per i turisti alle medicine tradizionali e, nonostante prezzi piuttosto alti, l'area è molto popolare. Prima un bel pranzetto e poi diritti ai giardini di epoca Ming per il bagno di folla che ci aspetta. Il giardino, un piccolo labirinto tra una trentina di chioschi e padiglioni, insegue le spire di lunghi dragoni. Questo giardino fu edificato nel XVI secolo da un alto funzionario imperiale e la vera attrattiva è la celebre sala da tè Huxingting, posta al centro di un laghetto e raggiungibile tramite due pronti ad zig-zag (ponti a nove angoli) così fatti dato che gli spiriti maligni non sanno girare negli angoli. Le rocce dei giardini sono tutte artificiali e ricordano le cime le grotte e le gole del sud della Cina mentre i laghetti sono pieni di pesciolini rossi e piante di loto. Incredibile, ma su una superficie di soli 20.000 m² ci sono più di 40 paesaggi naturali. Ultima tappa il museo di Shanghai. Con una collezione di oltre 120.000 pezzi che vanno dal neolitico fino alla dinastia Qing, un arco di tempo di oltre 5000 anni, il museo espone splendidi reperti che narrano della millenaria cultura della Cina. L'edificio costruito nel 1995, simboleggia "un cielo rotondo e una terra quadrata". Dopo la visita giriamo per la città che scopriamo piena di vita e affollatissima di gente ed auto. In direzione ovest rispetto al Bund la Nanjing Lu è considerata la maggiore strada di negozi di Shanghai e si divide in due tratti: la Nanjing Dong Lu (est) va dal Bund ad appena prima del Parco del popolo mentre il pezzo seguente diventa Nanjing Xi Lu (ovest) per una lunghezza complessiva di 10 km e dove si affacciano mezzo milione di negozi. Il nostro albergo si trova in Century Plaza a poca distanza e programmiamo dopo il pranzo una bella visita alla zona. che abbiamo incontrato nella nostra permanenza in Cina.
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